#2 CICLO DELLA VITE

 

PIANTO DELLA VITE.



Se la temperatura aumentasse di 2 gradi entro il 2050, potrebbe sparire il 56% delle attuali regioni vitivinicole. Nel 2100 si arriverà all’85%.



(fonte LIFEGATE: https://www.lifegate.it/vino-cambiamenti-climatici)

Questo dato preso da uno dei tanti articoli che parlano di cambiamenti climatici in relazione alle piante e in particolare alla vite, parla da sé. Ci fa capire in modo molto semplice come le piante sono un indicatore del malessere del pianeta, un indicatore molto evidente dell’aumento delle temperature e come questo abbia effetti negativi su tutto il sistema Terra. Alcuni dei segnali che preoccupano i vignaioli sono soprattutto le vendemmie anticipate e la migrazione dei vitigni a quote più alte o verso nord.

Come dicevamo già nel video (link:https://youtu.be/xKXA1OqjNFk 









La vite è una pianta molto sensibile alle variazioni climatiche, un esempio di ciò è proprio il periodo di vendemmia che cambia di anno in anno (cioè può essere anticipato oppure posticipato di alcune settimane per esempio). Questo perché la vite non in grado di adattarsi in modo ottimale ad un cambiamento molto drastico delle condizioni climatiche.

L’aumento delle temperature ha portato, come dicevamo, ad una migrazione dei vigneti verso le zone più alte che presentano le condizioni ottimali presenti nel passato nelle zone più basse (in particolare ci si sposta ad altitudini più alte, e in alcune zone anche in latitudine trasferendo cosi anche la produzione di vino in zone che un tempo erano considerate inidonee per il vino).

Ma questo cosa c’entra con il Pianto della Vite?

Beh come dicevamo cambiamenti stanno provocando delle gravi variazioni a livello temporale e comparsa delle fasi del ciclo della vite, provocando un aumento dello stress alla pianta, per un eventuale mancanza di acqua o elementi nutritivi. Le anticipazioni o posticipazioni delle varie fasi dipendono in parte dal fenomeno del Pianto che è il segnale, appunto di ripresa della vita.

I cambiamenti posso provocare uno squilibrio alla comparsa di questo fenomeno, e se questo avviene in un tempo anticipato… questa anticipazione “esagerata” puo provocare gravi danni alla vite, in particolare alle gemme e fiori à dovuti soprattutto alle Gelate tardive

GELATE TARDIVE à fenomeno dovuto all’abbassamento delle temperature e ad un elevato sbalzo termico tra giorno e notte (giorno 13 gradi à notte 2/1 gradi) questo abbassamento che stiamo vivendo proprio oggi in alcune zone d’Italia, come qua in Lombardia, con anche delle nevicate anomale (la settimana scorsa ne è un esempio) provoca una vera e propria morte delle gemme e quindi una diminuzione o addirittura la perdita totale della produzione…

L’UNICO Intervento possibile è un intervento Preventivo che prevede un irrigazione sulla parte aerea della pianta definita IRRIGAZIONE ANTIBRINA che consiste nel mantenere in prossimità di 0 °C la temperatura degli organi vegetali, ricoprendoli con uno strato di ghiaccio in continua formazione, fino al termine della gelata. La tecnica si basa sulla distribuzione continua di acqua necessaria alla formazione di ghiaccio che si forma per passaggio di stato da liquido e solido quando l’acqua viene nebulizzata dall’impianto d’irrigazione sulle piante, liberando calore.

Matteo. 

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