TENUTA CAPEZZANA.

TENUTA CAPEZZANA

“cantina di origini nobili”.

Poco tempo fa abbiamo degustato il “Barco Reale” della cantina Capezzana, di annata 2017; un vino simbolo di una microarea della Toscana, il Carmignano, situata alle pendici del monte Montalbano.

Perché ho scelto proprio questo vino??

Vi voglio raccontare un episodio che mi è accaduto l’anno scorso quando attraverso una mail ho fatto delle domande al proprietario della Cantina Capezzana, filippo, e mi sono meravigliato delle risposte e della disponibilità che mi ha dedicato, e soprattutto dell’attenzione che ha avuto nei miei confronti….

E alla fine l’invito in cantina e nel loro agriturismo a ridosso delle vigne…. Fantastico!                                                                           

(ps: se l’invito è ancora valido per me non ci sono problemi).

Ho deciso quindi di raccogliere, finalmente, le risposte e scrivere un Articolo!

Buona lettura…

Le origini della tenuta risalgono all’epoca romana, il fondatore fu un centurione, soldato di Cesare, chiamato “Capitus”. Il primo documento scritto riguardante la tenuta risale al 804, epoca dell’imperatore Carlo Magno.

È poi nel corso del rinascimento avviene un importante sviluppo, con la costruzione della Villa, all’ora cascino di Caccia, e l’introduzione di alcune cultivar tra cui il Cabernet.

Collocazione GEOGRAFICA.

La tenuta è situata a nord-ovest dalla città di Firenze, lungo le pendici del monte Montalbano.

Oltre alla presenza di terreni particolari, la caratteristica principale è la presenza di un microclima favorevole, dovuto alla vicinanza con la catena montuosa dell’appennino. Questo porta ad estati caratterizzate da un’elevata escursione termica tra giorno e notte. E la presenza, al calar del sole, di una brezza fresca che scende dall’appennino verso i vigneti, dando un importantissimo contributo alla maturazione delle uve. 

La tenuta ad oggi ha un’estensione di circa 600 ettari, di cui 78 vitati, 145 ettari di olive e 60 ettari di bosco e di zone incolte.

L’azienda sposa un’agricoltura biologica, sostanzialmente basata su pratiche agricole che rispettano la natura e la biodiversità, utilizzando il meno possibili prodotti derivanti dalle industrie chimiche. e anche in cantina l’utilizzo di tecniche di vinificazione sostenibile a minor impatto ambientale.

“A mio parere un vino è comunque sempre un prodotto biologico, perché ottenuto direttamente da una materia prima, l’Uva, che è un prodotto naturale.

La denominazione di biologico per sottolinea il grande lavoro dell’azienda, che segue questa filosofia, nell’applicare delle tecniche antiche e nel rispettare al massimo la terra, la vite, e tutti gli organismi che vi abitano.”

Veniamo alla parte interessante … cioè i vitigni coltivati; sono principalmente 8.

·      ROSSI

Il Sangiovese è il vitigno principale, poi il Cabernet in prevalenza Sauvignon, canaiolo, Merlot, Sirah,

·      BIANCHI

Trebbiano, Chardonnay e Sancolmbano.

La tenuta non produce solo vino, ma anche un ottimo olio extravergine d’oliva, direttamente dai loro uliveti.

Il pensiero alla base della tenuta è quello di lavorare bene partendo soprattutto dalla vigna, che definisco personalmente il punto di arrivo, in quanto con un’attenzione elevata alla vigna alla sua crescita si ottiene di conseguenza un vino di ottima qualità, se voglia un vino genuino, che è legato strettamente alla vigna e al territorio, tipicità e genuinità sono le linee guida di questa azienda, e ne fanno i loro punti di forza e di fondamento.

Il “Barco Reale”, un vino sì, ma che nasconde molte storie e un legame famigliare con il territorio e con la vigna!

  

Ciao alla prossima !                                                  

                                                 Matteo.

 


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